lunedì 24 maggio 2010

Prima.

Come era prima: vedo quel periodo molto lontano .. ma in realtà era solo un anno fa.
Per trovare Patatino ci abbiamo messo un po’.. non tanto ma un po’.. per i miei gusti forse un po’ troppo ma più o meno nella norma delle coppie italiane.
Premetto che: sono un soggetto allergico e quindi in alcuni periodi sono costretta ad un massiccio uso di antistaminici: assolutamente vietati se hai l’idea di concepire un figlio. Il mio ciclo mestruale è assolutamente “random” . Con queste premesse ovviamente ci sono state notevoli difficoltà anche solo a capire “i giorni giusti”.
Dopo circa un anno/due di tentativi frustranti, abbiamo deciso di razionalizzare la situazione, e con l’aiuto della mia fida ed esperta ginecologa abbiamo iniziato l’iter di visite e controlli sia per me che per il buon marito.
Non voglio entrare nello specifico; voglio solo dire che non è stato semplice sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista fisico visto che alcuni esami sono stati un po’ invasivi e decisamente non piacevoli.
Nonostante la difficoltà comunque è stato importante per me razionalizzare e andare a fondo della situazione per poter fare i passi giusti, reali; in fondo non sono più una giovinastra e il tempo passa: tic tac!.
Di quel periodo così difficile ricordo: i pianti notturni sempre scoperti e consolati dal buon marito, la mia lotta con l’allergia (niente antistaminici ma solo rimedi omeopatici), la positività del buon marito e la vicinanza delle amiche F e P che conoscevano la situazione e mi sostenevano.
Poi ce l’abbiamo fatta! Finalmente sono riuscita a produrre le “due tacche” dal test di gravidanza ..ero un po’ stufa di vederne sempre e solo una. (ed arricchire i produttori di test ;))
Era il 5 agosto e abbiamo finalmente messo da parte quello che era prima ed abbiamo iniziato ad accogliere quello che sarebbe arrivato.. ansie.. e gioie.

martedì 18 maggio 2010

Un post sull’"oggi"

Oggi. Oggi sono mamma di un bimbo che ha 35 giorni.
Oggi è il primo giorno che io e lui restiamo soli, senza parenti, amici, marito a dare man forte. Tutto quello che mi ero immaginata sulla mia vita dopo il parto, non ha rappresentato quello che è la realtà. Un bambino ti sconvolge veramente la vita! Fino a che non lo vivi non puoi immaginare quanto. Per me non è solo una questione di ritmi di vita, di cose che potevo fare e ora non posso più. E’ una questione di come mi sento. Ho letto in vari blog siti etc. questa frase: “Al momento del parto muori figlia e nasci madre”. Io non ho vissuto questo, o meglio non sono ancora nata madre. Forse perché di carattere sono un po’ un “diesel” (nonostante aspiri sempre a fare “pop”), forse perché come donna sapevo chi ero.. ma ora non sono più quella di prima e devo ancora capire chi sono adesso. Con il poco lume che mi rimane ancora (il baby blues ha picchiato duro), credo di non aver altro da fare che vivere l’oggi con le capacità che ho e la forza che ho. D’altra parte io mamma non lo sono mai stata e come ho imparato a diventare donna, devo imparare a diventare mamma e mamma in particolare di Patatino.