giovedì 10 giugno 2010

I miei capelli a Paggetto


Stufa di avere sempre i capelli legati, con uno slancio di ottimismo, sabato mattina dopo la poppata decido di lasciare Patatino al Buon Marito e di andare a tagliarmi i capelli.
La mia idea era di andare in centro col motorino (finalmente dopo 10 mesi di astinenza) e recarmi da Jean Luis David con la convinzione di poter fare prima senza appuntamento e con garanzia di successo.
Erano le 10.. centro deserto ma ovviamente il parrucchiere aveva il pieno: all’accoglienza faccio presente il mio problema: cioè la necessità di sbrigarmi per poter allattare. Mi dicono che in mezz’ora mi avrebbero fatto.
Ovviamente i 30 minuti sono diventati 50 ed io, che mi ero ripromessa di alzare i tacchi a breve, acconsento al lavaggio..
Mentre fisso costantemente l’ora mi lavano i capelli e finalmente una sedicenne mi accompagna alla postazione per il taglio. Io, ormai totalmente in preda all’ansia, spiego rapidamente quello che voglio. La sedicenne estrae da un cassetto un tagliacapelli ed inizia a tagliare.
Risultato: non ha capito un cavolo di quello che ho detto.. mi ritrovo anziché un capello corto scalato, un caschetto lievemente scalato che crea un effetto “paggio di corte” visto i miei capelli molto folti.
Il tempo però è scaduto e quindi.. praticamente con i capelli bagnati esco di corsa dopo avere lasciato a questi professionisti del taglio €40.
Tragitto verso casa con le lacrime agli occhi..per l’ansia, per aver desiderato del tempo per me e contemporaneamente sentirmi in colpa per aver lasciato Patatino.
In ultimo, ma non per questo meno importante, per l'orrido taglio di capelli!!
Dopo riflessioni più o meno lucide ho deciso di tenere questo taglio almeno per un pò e usando la piastra per domare la chioma. Prendere un appuntamento ed incastrarlo tra le poppate di Patatino,in questo momento mi costa troppe energie e poi Questo piccolo "incidente" mi ricorda che il tempo per me in questo momento è molto limitato, ma che non sarà sempre così.

Vedo passare le giornate lentamente negoziando tra quello vorrei fare e quello che posso fare. So però che questa lentezza è solo una fase di questa nuova vita e presto le giornate riprenderanno a correre come mamma imperfetta e la mia amica silvietta raccontano.
A volte mi chiedo se mi ritorneranno le energie … prima fantasticavo su mille progetti da fare con Patatino, ora è già tanto se riesco a curare la sua igiene personale. Alla fine penso che in fondo se ci riescono tutte le mamme alla fine anche io "ce la posso fare"!
Intanto mi tengo i miei capelli a paggio e mi chiedo: Ma perché i parrucchieri hanno smesso di usare le forbici? Averlo saputo mi sarei risparmiata 40 € e avrei ottenuto lo stesso risultato facendomi tagliare la chioma dal Buon Marito.

5 commenti:

  1. Opzione 1: tingili di un colore assolutamente pazzesco così da distogliere l'attenzione dal taglio.
    Opzione 2: fregatene, ricrescono presto.
    Opzione 3: fatti venire le lacrime agli occhi, ma solo per i capelli, non per "aver voluto del tempo per te". Patatino non deve crescere con l'idea che una donna si senta in colpa se lo lascia solo un'ora per andare dal parrucchiere. Altrimenti diventa un orrendo maschilista. Ma a lui, almeno, è piaciuto il taglio?
    Un bacione. Sai chi sono vero?

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  2. ommammamia, sembra il racconto del mio primo (e finora ultimo) passaggio dal parrucchiere dopo il parto...uguale uguale, la fretta e il senso di colpa e il motorino dopo 12 mesi e la scontentezza e tutto quel tempo (e quei soldi) sprecati...!
    per fortuna ricrescono, va' :)

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  3. per castagna: per ora sto prendendo in considerazione opzione 2 anche se presto ritaglierò perchè si muore di caldo

    Per Nuvole: mal comune.... ;))

    Per silvietta: avevo preso in considerazione l'ipotesi.. ma lo vedevo già ricoperto di capelli miei ...

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  4. dimenticavo.. per Castagna: so chi sei!! ;) baci

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  5. capito qua per la prima volta ed è capitata anche a me una volta una cosa simile...con le lacrime agli occhi ho telefonato alla parrucchiera e le ho chiesto di sistemarmeli, in un momento in cui non c'era il tizio che mi aveva tagliato la frangia con la macchinetta...dopo mi sono sentita meglio!

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